Una proposta di regolamento potrebbe a breve modificare la disciplina delle revisioni dei veicoli a motore all'interno di tutti i Paesi dell'Unione Europea.
L'iniziativa avrà quindi l'intento di andare ad aggiungersi alle altre misure già applicate da tutte le nazioni, che vanno dalle campagne di sensibilizzazione ai controlli della velocità sulle strade.
La scuola italiana
Per la verità, la proposta di regolamento pensata per armonizzare le norme in tutta l'Unione non rivoluziona quanto in vigore in Italia.Le nostre revisioni, infatti, sono all'avanguardia non solo a livello europeo, ma anche in ambito mondiale, visto che già da tempo prevedono scadenze piuttosto ravvicinate, e soprattutto comprendono tutti i veicoli a motore.
Compresi ciclomotori e motocicli a due, tre e quattro ruote, che in altri Paesi sono ancora esclusi dai controlli periodici di sicurezza.
Verifiche annuali per chi viaggia di più
Si parla quindi di introdurre un intervallo molto simile a quello in vigore da noi che, lo ricordiamo, prevede la prima revisione a quattro anni dalla prima immatricolazione del veicolo, e successivamente ogni due anni.Rispetto a questo programma, però, ci sono alcune varianti. Dalla terza scadenza in poi la verifica di sicurezza passerebbe da biennale ad annuale, ma la revisione ogni 12 mesi diventerebbe obbligatoria per tutti i veicoli che superano una percorrenza di 160.000 chilometri. Indipendentemente dall'anzianità.
Nuova è anche l'intenzione di dare valore di prova giuridica registrata la lettura del chilometraggio, per evitare frodi, e la possibilità di effettuare le verifiche in tutte le officine autorizzate europee, non solo in quelle del Paese nel quale l'auto è stata immatricolata.
Controlli su strada per camion e furgoni
Tra le novità, è inoltre prevista l'introduzione di test più mirati per valutare le condizioni delle sospensioni, e del corretto funzionamento dei sistemi elettronici di controllo per la sicurezza.A questi si dovrebbero poi aggiungere controlli tecnici su strada per tutti i veicoli commerciali, oltre a quelli già previsti per i veicoli industriali con peso superiore ai 35 quintali.
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