sabato 7 febbraio 2015

Volkswagen: obiettivo risparmio per produrre reddito, attraverso la diminuzione dei componenti automotive

Se si riduce il numero di componenti fra i vari modelli, in virtù dell’aumento di parti modulari – dunque intercambiabili -, aumenta la redditività. E’ l’assioma con il quale i dirigenti Volkswagen annunciano un significativo ridimensionamento nelle catene di montaggio del colosso di Wolfsburg. La notizia, che in questi giorni fa il giro del Web ed è stata ripresa da Automotive News, indica la volontà espressa dai vertici Volkswagen di aumentare la capacità di produrre reddito, mediante un ridimensionamento della gamma di componenti per i propri modelli. Secondo Hans Dieter Poetsch, direttore finanziario Volkswagen, minori componenti fra i modelli più venduti, come la bestseller Golf o la “compatta” Polo, “Offrirebbero un significativo potenziale di risparmio”.

Non va dimenticato che nel 2014 Volkswagen ha raggiunto un volume vendite pari a 10,14 milioni di veicoli, tenuto conto dei risultati di tutti i marchi del Gruppo VAG: Volkswagen, Audi, Porsche, Bentley, Seat e Skoda; il risultato è arrivato quattro anni prima del previsto (il traguardo di redditività è fissato per il 2018: il target fissato è 5 miliardi di euro di ricavi per il 2017, e un risultato operativo triplicato ad almeno il 6% per l’anno successivo dall’attuale 2,3% registrato nei primi nove mesi 2014), e ha permesso al Gruppo di mantenere la seconda posizione fra le Case auto più grandi del mondo, alle spalle di Toyota. Per mantenere questi livelli, indicano i dirigenti Volkswagen, è anche necessario intervenire a livello di componentistica: ad esempio, spiega lo stesso Poetsch, limitare della metà la varietà di batterie e dei vari tipi di dispositivi di illuminazione per l’abitacolo, contribuirà a contenere i costi. Di più: diminuire del 30% le varianti di gruppi propulsore per la prossima generazione di Volkswagen Polo sarà anche questo utile al contenimento delle spese.

Fonte: notiziariomotoristico.com

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