mercoledì 13 marzo 2013

Guida al mondo dell'usato



Quando decidete che è giunto il momento di cambiare l’automobile, sapete già che è a vostra disposizione una gamma davvero ampia di soluzioni, modelli, colori, marche, tipologie, da perderci la testa.


Magari però il modello che meglio risponde alle vostre esigenze o che vi piace di più è già stato prodotto, magari un certo colore non lo fanno più, o forse semplicemente con il budget che intendete stanziare arrivereste a prendere solo una modesta utilitaria.

Ecco perché potreste cominciare a pensare che un’auto usata potrebbe fare al vostro caso.





A questo punto, bisogna sapersi muovere un po’ nel mercato dell’usato e soprattutto della valutazione auto usate.

La giusta valutazione auto usate è fondamentale per saper scegliere bene, distinguendo tra le offerte vantaggiose e quelle infide, e per apprezzare come si deve tanto la bontà della merce che vi viene proposta, quanto l’affidabilità di chi ve la vende.

La valutazione auto usate si fonda sull’osservazione di alcuni elementi in particolare della vettura: è attraverso la loro considerazione che potrete essere sicuri di acquistare un usato davvero garantito.

Componenti Esterne

CARROZZERIA. E’ la prima cosa che si vede, quindi è il primo parametro nella valutazione auto usate, ma non fidiamoci troppo di queste apparenze, potrebbero rivelarsi molto più ingannevoli del previsto. Ad ogni modo, consideriamo alcuni aspetti in particolare:

Danni visibili. Controllate per bene se ci sono graffi, ammaccature, segni di ogni tipo: il proprietario che intende vendere l’auto non sempre trova convenienza a sistemarli, perché, come si sa, le riparazioni di parti della carrozzeria si rivelano spesso molto costose e, nei casi più gravi, nemmeno troppo efficaci. Se il vostro interlocutore è una persona onesta, sarà lui stesso a mostrarvi i vari graffi, dandovi prova di notevole affidabilità.

Colore. Non preoccupatevi troppo se trovate un’auto usata un po’ scolorita dal tempo: una bella lucidata o una riverniciatura completa non sono una grossa spesa e sortiscono effetti decisamente soddisfacenti.

ESTETICA. Una volta verificato lo stato generale della carrozzeria, passate a controllarne lo stile, considerate se l’auto usata nel suo insieme è di vostro gradimento, se vi ci vedete dentro oppure no.
A livello estetico, le modifiche possono essere di diversi tipi, dalla dimensione degli pneumatici all’utilizzo di colori non convenzionali. E’ possibile che magari quello che di testa vostra non avreste mai fatto vi piaccia nella sua realizzazione finale: state attenti però a considerare che l’automobile è un bene di consumo quotidiano, quindi non vi deve stancare mai, altrimenti entro pochi mesi sarete punto e accapo con l’acquisto di un modello diverso!

Colore. Esistono studi di mercato precisi in base ai quali si è scoperto che, come è naturale pensare, i colori più apprezzati sono quelli più neutri, beige, grigio chiaro, nero, blu. E’ altrettanto vero che alcuni modelli devono parte del loro successo all’accoppiamento vincente con un colore e sarà molto difficile che il pubblico si stacchi da quell’immagine. Se dunque vi viene proposta un'auto usata dai colori molto accesi, fate la stessa considerazione suggeritavi poco fa: pensateci bene!

Modifiche varie. I modi per apportare variazioni all’originale sono molteplici, dipende solo da quanto si sbizzarrisce il proprietario. Con le gomme più grandi, specchietti diversi, adesivi, prese d’aria più scenografiche e così via la personalizzazione è spinta al massimo: ma se poi un giorno vi stancate, saranno del tutto a carico vostro, voi che sarete i nuovi proprietari, le sostituzioni per tornare alla “normalità”.
E’ per questo che in genere la valutazione auto usate si abbassa a fronte di modifiche a carattere estetico.
C’è anche un aspetto serio da considerare, però: indipendentemente dallo stile delle modifiche che sono state apportate, sappiate che alcune sono consentite per legge e altre no (per esempio i vetri oscurati); alcune poi vanno dichiarate sul libretto di circolazione, cosa che, se è il caso, dovrete controllare quando verificherete i documenti dell’auto.

GOMME. Assicuratevi molto bene dello stato di salute del treno di pneumatici, perché cambiarli costa davvero tanto. Insomma, le gomme sono una parte che incide parecchio sulla valutazione di auto usate; controllate il battistrada, fatevi mostrare la fattura dell’ultima manutenzione apportata a questo riguardo e chiedete se si tratta di pneumatici rigenerati. Spesso, infatti, chi vende non affronta la grande spesa della sostituzione delle gomme, bensì le fa tornare “come nuove”, tramite appunto la rigenerazione. Si tratta di una tecnica oggi molto diffusa e anche molto affidabile che consiste nella sostituzione del battistrada, mantenendo invece per buona la struttura sottostante, che poi è la vera ossatura dello pneumatico. Lo pneumatico rigenerato mostra necessariamente la sigla 108 R.

Componenti Interne

Passiamo ora a verificare cosa può migliorare la valutazione auto usate rispetto agli spazi interni.
Contate che, se il proprietario ha avuto cura nella manutenzione e pulizia dell’auto, l’aspetto generale dell’abitacolo sarà decisamente migliore.
Un consiglio: se vedete troppe cose nuove, fatevi venire qualche sano dubbio, perché la sostituzione integrale di alcuni elementi, come la pedaliera, potrebbe essere piuttosto un tentativo di ingannarvi circa l’effettivo stato dell’auto.

PARABREZZA. Se l’auto usata non ha subito particolari incidenti, dovrebbe essere come nuovo; altrimenti, per incrinature di modesta entità, è possibile che sia stato riparato con le tecniche di cui si dispone oggi, economiche e molto efficaci (per esempio, quella offerta da Car Glass o da Doctor Glass). Se così è stato, state tranquilli, perché il cristallo riparato è davvero come nuovo: l’importante è che ne siate messi al corrente.

PLANCIA. Se il venditore ha davvero intenzione di vendere la sua auto usata, avrà pulito per bene la plastica in modo tale da farla apparire il più possibile come nuova, dal momento che sostituire le parti rovinate è decisamente costoso e quindi non conveniente. Sappiate che l’aspetto generale dell’abitacolo, che si esprime molto in quello della plancia, ha un peso considerevole nella valutazione auto usate.

SEDILI. Se la tappezzeria appare troppo nuova significa che è stata sostituita, per intero o parzialmente (operazioni abbastanza costose per chi le effettua, anche se non come sostituire la poltrona intera). Questo succede in caso di bruciature di sigarette, strappi o macchie indelebili causate per esempio dal cibo. La pelle è più difficile da riparare, quindi l’importante è che non sia troppo consunta.
Sempre restando in tema di rivestimenti, controllate i tappetini: non insospettitevi se sono nuovi, anzi, valutateli positivamente, perché al venditore costa molto poco sostituirli, ma non è un obbligo, solo un gesto che denota attenzione.

VOLANTE. E’ un elemento che di solito si tende a non sostituire, perché molto costoso, quindi verificate semplicemente che non sia troppo consumato nelle parti che si usano di più.

ACCESSORI VARI. Non tutti gli accessori hanno la stessa importanza, perché non tutti sono ugualmente richiesti sul mercato. Per esempio, alcuni si danno per scontati, quindi ce li si aspetta anche in un’auto usata, come l’accendisigari, altri che ormai vengono forniti di serie nelle auto nuove, se presenti, costituiscono un punto di forza, come il climatizzatore, l’abs e gli airbag.
Il navigatore satellitare è un elemento che ci si aspetta su un’auto anche se è un'auto usata, ma di un certo livello e a quel punto può fare la differenza nella valutazione auto usate di alta categoria. Anche l’autoradio può essere un accessorio gradito; alcuni modelli ce l’hanno addirittura incorporata nel cruscotto, ma ricordate di verificare sempre che abbia un buon funzionamento.
Infine, il cambio automatico: se non ci siete abituati come la maggior parte degli Italiani valutate attentamente l’acquisto, perché potreste pentirvene; se il cambio è sequenziale invece non ci sono problemi.



Parti Meccaniche

Veniamo al cuore dell’auto, le sue componenti più tecniche, quelle che al di là dell’estetica faranno funzionare la vostra nuova auto usata.

Come è facile intuire, lo stato del motore pesa come un pezzo da novanta nella valutazione auto usate, quindi se non vi ritenete in grado di dare un giudizio corretto, chiedete il consiglio del vostro meccanico di fiducia.
Innanzitutto, esigete la prova su strada, e insospettitevi non poco se vi viene negata: è vostro diritto provare la merce che intendete acquistare.
Una volta aperto il cofano, controllate che il motore non appaia troppo nuovo, perché non sarebbe normale trovarlo pulitissimo, l’assenza della naturale sporcizia potrebbe nascondere il tentativo di camuffare eventuali difetti.
Parlate dunque con il proprietario, se è sincero vi dirà lui stesso di quali riparazioni eventualmente abbia bisogno il motore, e valutate con lui in fase di trattativa quanto queste potrebbero incidere sulle vostre tasche.

CONTACHILOMETRI. Generalmente si associa il chilometraggio elevato all’idea di un’auto ormai “arrivata”: questo è vero se per tutto il tempo di utilizzo nessuno ha mai dedicato almeno un po’ di tempo alla manutenzione della vettura, altrimenti non è assolutamente detto.
Certo è che più sono i chilometri percorsi, più c’è consunzione delle parti più usate, ad ogni livello, interno (il volante, per esempio), esterno (come le gomme) e meccanico: ma consunzione non implica danneggiamento sostanziale.

ALIMENTAZIONE. Con la sempre maggiore omologazione del diesel alle prestazioni del motore a benzina (Common Rail) oggi è pressoché equivalente comprare un’auto alimentata in un modo piuttosto che in un altro.
Per quanto riguarda le prestazioni sulla lunga durata, il motore a diesel non è più resistente di per sé di quello a benzina, quindi l’alimentazione non è un parametro che pesa nella valutazione di auto usate, perché non è più vero oggi che un’alimentazione dia in sé e per sé più garanzie dell’altra.

MARMITTA. Conta molto, invece, che la marmitta sia catalitica, e sempre più visto la crescente attenzione all’ecologia da parte del mondo dell’auto e nell’ambito delle restrizioni alla circolazione per via dell’inquinamento. Inoltre, non dimenticate che ogni normativa è oggi vincolata severamente alle disposizioni europee.
Potete anche possedere un’auto non catalitica, ma sarete penalizzati nei giorni in cui si prendono misure finalizzate alla riduzione delle polveri nell’aria e il giorno in cui le marmitte non catalitiche dovessero essere dichiarate fuori legge.

La Documentazione

Quando giungete alla fatidica trattativa, oltre che contrattare il prezzo finale in base a tutte le considerazioni fatte sulla scorta dei punti segnalati finora, sarà importantissimo verificare la totale trasparenza in materia di burocrazia.

Dovrete controllare non solo che ci siano tutti i documenti necessari, ma anche che siano in regola, altrimenti potreste pagarne le conseguenze ad acquisto concluso, anche se potete sempre procedere a una contestazione. Vi consigliamo fortemente di attuare l’acquisto nella modalità dell’atto di vendita davanti a un notaio, l’unico documento che dia la garanzia dell’effettivo passaggio di proprietà: è per questo che l’atto di vendita reca nel retro il certificato di proprietà.

Quali sono i documenti che dovete dunque necessariamente richiedere?

Certificato di proprietà.

Carta di circolazione.

Assicurazione.

Libretto dei tagliandi.
E’ un documento molto importante, perché segnala tutta la storia della manutenzione “ufficiale” apportata durante gli anni. Fatevi mostrare anche le fatture relative, perché solo quelle attestano senza ombra di dubbio la bontà di quanto dichiarato dal venditore e riportato sul libretto.

Ricevute di pagamento bollo.
Fatevele mostrare, ma sappiate che poi verranno conservate dal venditore, in caso debba renderne conto in caso di controllo.

Fatture relative a riparazioni dichiarate. Chiedetele come garanzia e dimostrazione incontrovertibile che tutte le riparazioni che vi sono state dette abbiano avuto luogo.

Bollino blu.
Si tratta dell’attestato di avvenuta revisione, obbligatorio dal 2000 per tutte le automobili e dal 2004 per tutti i ciclomotori e i motocicli, per migliorare il rapporto tra motori e ambiente. Non è detto che l’auto che state per comprare lo possegga già e anche in caso negativo questo non ha peso nella valutazione di auto usate. Ricordatevi di correre subito a farlo, però, per non incappare nelle sanzioni relative.

Tessere codici di emergenza.
Importante per sbloccare tutti i dispositivi elettronici e la radio in caso di avaria. Se non disponete del codice, che è quello memorizzato anche nella chiave di avviamento o nel telecomando delle porte, l’antifurto vi impedirà di riavviare la vettura e dovrete avvalervi di un meccanico.

Infine, come comportarci con le tasse e le contravvenzioni?

Tassa di possesso. Spetta a chi è di fatto proprietario dell’auto l’ultimo giorno utile per il pagamento del bollo, cioè l’ultimo giorno del mese successivo alla scadenza.

Multe. Si pagano solo se prese dopo il passaggio di proprietà, altrimenti sono a carico del primo proprietario dell’auto.

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